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Gli insetti che si nutrono di sangue si definiscono Ematofagici.
L'ematofagia è comune in molte specie come ad esempio le Cimici dei Letti, le Pulci, le Zecche e i Pidocchi.
Alcuni sono veri e propri parassiti, mentre altri hanno un comportamento trofico che rientra specificamente fra le varie forme di predazione.
Molte specie rappresentano un pericolo per la salute dell'ospite non tanto per la quantità di sangue prelevato ma perché spesso sono vettori di agenti patogeni e virus.
Negli ultimi tempi questo parassita si è manifestato in ambienti socialmente più elevati, compresi alberghi di lusso e cuccette ferroviarie. Inconsapevolmente i turisti che continuamente si spostano da un paese ad un altro trasportano questi fastidiose cimici tramite i loro bagagli e non si accorgono di infestare qualsiasi posto dove alloggiano.
Come abbiamo detto, questi piccoli parassiti si nutrono di sangue. Gli individui adulti sono lunghi 6-8 mm ed il corpo appiattito è di spessore simile a quello di un foglio di carta.
Durante il giorno si nascondono nei luoghi oscuri e riparati: nei materassi non perfettamente integri, nelle giunture dei letti, nelle fessure di muri e pavimenti, dietro i quadri, sotto la carta da parati.
Inoltre le superfici rugose permettono a questi insetti di arrampicarsi sui muri e raggiungere facilmente il soffitto. Escono di notte dai loro rifugi per andare alla ricerca di cibo.
La puntura di una cimice da letto provoca generalmente la comparsa di una macchia rossa sulla pelle, associata a prurito locale.
Questi effetti possono essere più o meno immediati: in alcuni casi, compaiono dopo poche ore, in altri, dopo uno o più giorni.
E' molto frequente trovare più di una puntura sul nostro corpo e le parti più colpite sono la faccia, le mani, le braccia e il collo.
Inoltre è possibile che qualche persona, una volta punta da una cimice da letto, sviluppi una reazione allergica. Questa è caratterizzata dalla comparsa di prurito molto intenso, vesciche od orticaria.
E' molto comune osservare punture disposte in fila (come se l'insetto si fosse mosso in linea retta) o ammassate l'una all'altra (come se l'insetto si fosse mosso all'interno di un piccolo rettangolo di pelle).
Intervenire in un locale infestato non è facile. Spesso ci si accorge del problema quando la popolazione di parassiti ha già raggiunto densità particolarmente elevate.
Il consiglio è di buttare via oggetti infestati come cuscini e materassi dove all'interno sicuramente ci sono individui adulti e moltissime uova di questi insetti.
Le operazioni di Disinfestazione possono essere divisi in 2 stadi:
Può essere opportuno fare un richiamo dopo 20 gg. a seconda del dell’infestazione presente.
Questi insetti sono dotati, allo stadio adulto, di un apparato pungente-succhiante e sono privi di ali.
Gli adulti necessitano del sangue dell’ospite per attuare la riproduzione e gli ospiti sono individuati tra gli animali a sangue caldo.
Le pulci con cui l’uomo viene più diffusamente in contatto sono la pulce del gatto e la pulce del cane.
Sono piccolissime: hanno un corpo piatto, delle dimensioni di circa 2-3 millimetri, e sono rosse scuro o marrone, tendenti al nero
Non hanno ali, ma sei zampette: due di queste, le posteriori, permettono loro di fare salti straordinari;
Le pulci rivestono importanza medica e veterinaria per due motivi: irritazione cutanea a seguito della puntura e la possibilità di fungere da conduttore di importanti malattie.
Oltre alla trasmissione di agenti patogeni le pulci possono causare con le loro punture una dermatite allergica. E’ un malattia immunologica dovuta alla reazione nei confronti degli antigeni presenti nella saliva iniettata dalla pulce.
Inoltre causano irritazioni agli animali che possono anche fungere da portatori.
Il controllo e la disinfestazione dalle pulci si basa su alcune azioni che devono essere seguite sia dal cliente che da una ditta specifica
Nell'esecuzione di una disinfestazione contro le pulci è importante ricordare che le pulci adulte visibili rappresentano una piccola parte dell’intera popolazione presente nell'area infestata.
La maggior parte dell’infestazione è infatti presente allo stadio di uova, larve e pupe.
Le zecche sono piccoli insetti che parassitano gli animali e occasionalmente anche l'uomo, nutrendosi del loro sangue. Non sono molto selettive nella scelta dell’organismo da parassitare, infatti possono passare dai cani ai cervi, agli scoiattoli fino all'uomo. Il pasto di sangue, durante il quale la zecca rimane costantemente attaccata all'ospite, si compie nell'arco di ore per le zecche molli, di giorni o settimane per le dure.
Le loro dimensioni variano a seconda dello stadio di sviluppo (larva-ninfa-adulto) da 1 a 3-4 mm, ma possono raggiungere anche il centimetro quando sono piene di sangue dell'ospite.
Il periodo critico, in cui la zecca si può attaccare all'uomo, è quello tardo-primaverile ed estivo, quando la necessità di un pasto di sangue la spingono a cercare un ospite.
Il morso della zecca non è di per sé pericoloso per l’uomo, i rischi sanitari dipendono invece dalla possibilità di contrarre infezioni trasmesse da questi animali in qualità di vettori.
Questo parassita è in grado di trasmettere all'uomo numerose e differenti patologie come ad esempio: la borreliosi di Lyme, le febbri bottonose da rickettsiae, la febbre Q, e altre... La maggior parte di queste malattie può essere curata con una terapia antibiotica, nelle fasi iniziali, ed è generalmente risolutiva.
Il nome completo è Ixodes Ricinus e può rendersi responsabile della trasmissione all'uomo di alcune malattie, come la malattia di Lyme.
I primi sintomi della malattia sono intermittenti e mutevoli. Inizia tipicamente in estate e all'inizio si manifesta con una macchia rossa che si espande lentamente.
Entro qualche settimana, si possono sviluppare disturbi neurologici caratterizzati da meningiti, polineuriti, linfocitoma cutaneo, miocardite e disturbi della conduzione atrio-ventricolare.
Il nome completo è Rhipicephalus sanguineus ed è un parassita che attacca solo i cani e solo eccezionalmente si attacca all'uomo o ad altri animali; può trasmettere una malattia chiamata febbre bottonosa ( una rickettsiosi).
Generalmente la malattia ha un periodo di incubazione fra 5 e 7 giorni dopo il morso della zecca infetta. I sintomi sono simili a quelli dell’influenza (febbre moderata o elevata accompagnata da brividi) e di un'irritazione che interessa anche le piante dei piedi e i palmi delle mani.
Per il controllo delle zecche in un ambiente come un appartamento può richiedere 2 interventi:
Può essere opportuno fare un richiamo dopo 20 gg., secondo il grado dell’infestazione presente.
I Pidocchi sono degli insetti in grado di infestare gli uomini e gli animali. Il pidocchio più comune che attacca l’uomo proviene dalla specie Pediculs Humanus.
Il Pediculus Humanus infesta in primo luogo il cuoio capelluto, ha un ciclo riproduttivo che parte dai lendini (uovo) fino a formare il pidocchio.
I lendini sono deposti in gran parte dietro le orecchie e sulla nuca, aderiscono al capello grazie ad una sostanza adesiva che secernono, si schiudono dopo una settimana. Quest'ultime sono delle piccole formazioni color madreperla che potrebbero essere confuse con scaglie di forfora ma, se si prova a rimuoverle, ci si accorge che sono tenacemente attaccate ai capelli o ai peli.
Il pidocchio si nutre di sangue che aspira pungendo il cuoio capelluto, causando così un forte prurito. Il pidocchio se allontanato dalla testa, non avendo più nutrimento, muore dopo qualche ora.
I pidocchi si nutrono di sangue, sono provvisti di un apparato con cui pungono la pelle e succhiano il sangue.
Inoltre, durante il pasto iniettano una sostanza irritante e rilasciano anche i loro escrementi provocando uno stato di irritazione della pelle che, a volte, può assumere l'aspetto di una vera reazione allergica: si formano delle papule, piccoli rigonfiamenti arrossati, che provocano un prurito incontrollabile, fastidioso e incessante.
L'atto del grattarsi può peggiorare la situazione, causando piccole lesioni che a loro volta aumentano l'irritazione e il prurito. L'intenso grattamento, soprattutto nella pediculosi del corpo, può produrre delle ferite sulla pelle che possono infettarsi. In questi casi possono comparire sovra-infezioni di origine batterica.
Il contagio dei pidocchi avviene attraverso:
Occorre sfatare il mito secondo cui le persone colpite dai pidocchi siano quelle che si lavano poco. I pidocchi possono colpire qualunque persona indipendentemente dall'età, dallo stato sociale e dal grado di igiene.
Nel caso ci si accorga che qualcuno sia infestato dai pidocchi occorre controllare che non siano stati contagiati anche tutti gli altri membri del nucleo familiare. In caso affermativo, sarà necessario che tutti inizino lo stesso giorno il trattamento, per evitare che si ritrasmettano i pidocchi l'uno con l'altro.
Il pettine di acciaio a denti fitti è molto utile per rimuovere le uova e i parassiti uccisi dai capelli.
Per quanto riguarda le abitazioni o le strutture infestate, il controllo dei pidocchi si può effettuare in semplici disinfestazioni chimiche abbattenti e residuali in tutte le superfici interessate in particolare pavimento e pareti altezza 1,80mt.